24 marzo 2012

L'OMOSESSUALITÀ NEL CINEMA HINDI



(Testo aggiornato il 20 marzo 2022)

Scorrendo la lista dei titoli in lingua hindi premiati nel 2012 col prestigioso National Film Award, stupisce la presenza di I am, pellicola indipendente finanziata grazie ad una raccolta fondi internazionale organizzata in rete, diretta da un regista omosessuale (Onir), e che tratta argomenti impopolari: l'omosessualità, l'abuso sessuale su minori, le donazioni di sperma. 
Vi riporto di seguito le dichiarazioni rilasciate da Onir a Business of Cinema il 10 marzo 2012:
'Non è un trionfo solo personale. A livello più ampio, è una vittoria per i registi omosessuali e per quei film sempre trascurati dai National Award e dai premi popolari. Ora dovremmo poter lavorare in un'atmosfera di maggior tolleranza e libertà, dal momento che è stato chiaramente affermato che le pellicole sull'omosessualità non sono peccaminose. (A proposito della censura imposta ad I am per la diffusione via satellite) Ho combattuto con tutte le mie forze per salvare la sequenza del bacio fra i due protagonisti omosessuali, ma è stata tagliata. Pare sia consentito il bacio fra uomo e donna, ma non fra due uomini. Non vedo nulla di male nel fatto che il regista Rituparno Ghosh si concentri su film a tematica omosessuale. Se la maggioranza dei cineasti può raccontare esclusivamente relazioni eterosessuali, perché alcuni di noi non possono creare consapevolezza sull'argomento dell'omosessualità attraverso il nostro cinema? Non sto affermando che tutte le mie pellicole si baseranno su tematiche omosessuali, ma se ritengo l'argomento adatto al mio schema creativo, perché no? Il National Award conferito ad I am, film che tratta anche di omosessualità, arriva in una fase in cui abbiamo disperatamente bisogno di superare i pregiudizi contro la comunità omosessuale'.


Non sono molte le pellicole hindi che trattano di omosessualità. Ve ne segnalo alcune:
Bomgay (1996), cortometraggio di produzione indipendente diretto da Riyad Vinci Wadia e Jangu Sethna, con Rahul Bose. Bomgay si ispira alle composizioni poetiche a tema omosessuale di R. Raj Rao. Bomgay non è stato sottoposto al vaglio del Central Board of Film Certification, l'ente governativo preposto alla censura, e di conseguenza non è mai stato proiettato nelle sale. Il regista, affetto da AIDS, è deceduto nel 2003 a soli 36 anni;
Fire (1998, hindi e inglese), produzione indo-canadese diretta da Deepa Mehta, con Shabana Azmi e Nandita Das. Fire si ispira al racconto urdu Lihaaf (1942) della scrittrice Ismat Chughtai. La sua distribuzione provocò una reazione violenta, in diverse città del Paese, da parte di esponenti dello Shiv Sena e del BJP, e segnò l'inizio di un dibattito a livello nazionale sul tema dei diritti degli omosessuali;
Girlfriend (2004) di Karan Razdan;
My brother Nikhil (2005) di Onir, con Juhi Chawla. La pellicola si ispira alla vita dell'attivista Dominic D'Souza; 
Dostana (2008) di Tarun Mansukhani, con Priyanka Chopra, Abhishek Bachchan e John Abraham. Commedia di grandissimo successo, famosa per il bacio scambiato da Abhishek e John, trasmessa anche dalla Rai doppiata in italiano col titolo Appartamento per tre;
Straight (2009) commedia di Parvati Balagopalan, con Vinay Pathak e Gul Panag;
Dunno Y Na Jaane Kyon (2010, hindi e inglese) di Sanjay Sharma. Vincitore di diversi premi internazionali, fra cui il premio speciale i Ken ONLUS assegnato a Napoli, nell'ambito dell'Omovies International Film Festival 2014, agli attori Yuvraaj Parashar e Kapil Kaustubh Sharma 'per l’impegno civile ed il sacrificio personale a difesa del coming out dell’amore omosessuale nell’India di oggi'. I genitori di Parashar avevano intentato una causa legale di disconoscimento nei confronti del figlio, a causa della distribuzione della pellicola. A Parashar è stato assegnato lo stesso premio speciale anche nel 2016, per la promozione dell'omosessualità nel cinema hindi, e nel 2018 l'attore è tornato a Napoli (clicca qui per le interviste video ufficiali). Nel 2015 è stato realizzato il sequel, dal titolo Dunno Y² - Life is a moment, coproduzione indo-norvegese diretta da Tonje Gjevjon e Sanjay Sharma.
Bombay Talkies (2013) per l'episodio diretto da Karan Johar, con Rani Mukherjee e Randeep Hooda. Il film è stato proiettato al Festival di Cannes 2013;
* Margarita with a straw (2015) di Shonali Bose, con Kalki Koechlin. La pellicola è stata proiettata in concorso al Giffoni Film Festival 2015;
Aligarh (2016) di Hansal Mehta, con Rajkummar Rao e uno strepitoso Manoj Bajpayee. La pellicola si ispira alla vita di Ramchandra Siras, docente presso la Aligarh Muslim University, sospeso nel 2010 perché colto durante un incontro omosessuale, e deceduto - probabilmente suicida - qualche mese dopo;
Ek Ladki Ko Dekha Toh Aisa Laga (2019) di Shelly Chopra Dhar, con Sonam Kapoor, Rajkummar Rao, Anil Kapoor e Juhi Chawla. A differenza di Dostana, ELKDTAL non ripropone i soliti stereotipi, ma, malgrado il cast di celebrità, non ha conseguito lo stesso successo. L'attivista Gazal Dhaliwal ha collaborato alla sceneggiatura e ai dialoghi;
Shubh Mangal Zyada Saavdhan (2020) commedia di Hitesh Kewalya, con Ayushmann Khurrana;
* Ajeeb Daastaans (2021) per l'episodio diretto da Neeraj Ghaywan, con Konkona Sen Sharma e Aditi Rao Hydari;
Lihaaf (2021) di Rahat Kazmi, trasposizione cinematografica del racconto urdu Lihaaf (1942) della scrittrice Ismat Chughtai;
* Badhaai Do (2022) commedia di Harshavardhan Kulkarni, con Rajkummar Rao e Bhumi Pednekar.


Cenni all'omosessualità si riscontrano anche in Honeymoon Travels Pvt. Ltd.FashionHum Tum Aur GhostAngry Indian GoddessesKapoor & Sons.
Fra i titoli non hindi, segnalo Mango Soufflé (2002, inglese) di Mahesh Dattani; Memories in March (2011, inglese e bengali) di Sanjoy Nag, interpretato dal regista Rituparno Ghosh, vincitore nel 2011 del National Award per il miglior film in lingua inglese; Finally Bhalobasha (2019, bengali) di Anjan Dutt; Dangerous (2021, telugu) di Ram Gopal Varma. Cenni in 90 ML (tamil).
Fra i romanzi, cito Babyji di Abha Dawesar, Funny boy dello scrittore cingalese Shyam Selvadurai (nel 2020 è stata distribuita la pellicola omonima, di produzione internazionale, diretta da Deepa Mehta) e Lo scrivano di Bombay di Anjali Joseph.


Hrithik Roshan, attore molto apprezzato dalla comunità omosessuale indiana, a seguito di una polemica scatenatasi a fine febbraio 2012 - causata da alcune stupefacenti dichiarazioni rilasciate da esponenti politici sul tema dell'omosessualità -, ai primi di marzo aveva diramato un chiaro comunicato nel quale fra l'altro si legge: 'Discrimination against homosexuals is exactly that - discrimination. And ANY form of discrimination is WRONG. It’s taken us hundreds of years to evolve as a society and realise how ridiculous and preposterous discrimination against race/caste is. How many more years is it going to take us to be mature enough and learn to accept individual sexual inclination? Perhaps the starting point is to understand that homosexuality is NOT a matter of choice. (...) Being gay is NOT a disease we need to fear! (...) Any society that does not offer freedom to human beings to live as they are, to pursue their dreams, to express themselves as part of the human race is basically a society still in the clutches of the dark ages'.

L'articolo 100 years of Indian Cinema: Homosexuality in films, di Rituparna Chatterjee, pubblicato da CNN News18 il 27 febbraio 2013, segnala pellicole in diverse lingue indiane che trattano l'argomento omosessualità e transgender, e ne traccia una breve storia.
Vedi anche Onir: Don't censor my views, 24 luglio 2013


Yuvraaj Parashar - Napoli, 2018

15 marzo 2012

TONGUES ON FIRE LONDON ASIAN FILM FESTIVAL 2012



La 14esima edizione del Tongues on Fire London Asian Film Festival si svolgerà dal 16 al 24 marzo 2012. Fra i titoli in cartellone, segnalo Adaminte Makan AbuGuzaarish e Bol. Abhishek Bachchan inaugurerà la manifestazione, e incontrerà il pubblico il 17 marzo al May Fair Hotel. Sanjay Leela Bhansali, a cui verrà conferito un premio, sarà a Londra dal 21 al 24 marzo. Il 22 marzo terrà una conferenza alla University of Westminster.
Aggiornamento del 25 marzo 2012: Bol si è aggiudicato il premio per il miglior film. Ma ecco la vera sorpresa: Italo Spinelli ha conquistato la statuetta per il miglior regista grazie a Gangor.

11 marzo 2012

FICCI FRAMES 2012




Il prestigioso convegno internazionale FICCI Frames 2012 si svolgerà dal 14 al 16 marzo presso il Renaissance Mumbai Convention Centre Hotel. Il tema di quest'anno è Embracing the digital world, il Paese ospite è il Giappone. Alla cerimonia di inaugurazione interverranno Karan Johar e Sonam Kapoor. Fra gli ospiti celebri, sono attesi Ekta Kapoor, Shekhar Kapur, Anurag Kashyap, Dibakar Banerjee, Imtiaz Ali, Farah Khan, Kunal Kohli, Zoya Akhtar, Anil Kapoor, Kabir Bedi, Vidya Balan, Ranbir Kapoor, Chetan Bhagat. Fra i numerosi eventi in cartellone, segnalo:

* 15 marzo: conferenza The art of movie, con Imtiaz Ali, Anurag Kashyap, Zoya Akhtar e Dibakar Banerjee;
* 16 marzo: conferenza Navigating the international waters: Indian cinema and actors overseas, con Anil Kapoor e Kabir Bedi;
* 16 marzo: conferenza Women in media & entertainment circa 2012: leading from the front?, con Vidya Balan, Farah Khan e Ekta Kapoor;
* 16 marzo: conferenza Censorship in India: challenges and the way forward, con Karan Johar, Kunal Kohli, Mahesh Bhatt e Kamal Haasan;
* 16 marzo: Imitiaz Ali in conversation with Ranbir Kapoor, incontro presentato da Karan Johar.

Aggiornamenti del 19 marzo 2012:
Anurag, Zoya, Imtiaz and Amole discuss movie-making, Nikhil Ramsubramaniam, Bollywood Hungama, 16 marzo 2012. Di seguito un estratto:
'Anurag Kashyap said, "Instead of being filmmakers, we have become caterers, merely catering to the demands of the studio. In such a scenario, I had no choice but to become a producer if I wanted to make the films which I believed in. (...) I am the most ill-equipped producer and still don't understand numbers, accounting etc. but sadly if I didn't take this step, I wouldn't have been able to make films of my choice. A film like Udaan was languishing for almost 8 years and no one was interested in the film until I decided to produce it along with UTV. Some studios gave me all sorts of weird suggestions like casting Anil Kapoor and his son for the role of the father and son but I didn't pay heed to it and stuck by the director's vision."
Zoya Akhtar added, "Personally if you ask me I prefer my first film Luck By Chance. It was not easy making that film. I remember we couldn't get a single mainstream male actor for the budget we had and then zeroed in on Farhan. The film got various nominations and received a lot of critical acclaim but sadly it didn't quite work at the Box Office. However my second film Zindagi Na Milegi Dobara had big stars like Hrithik and Katrina which translated into huge Box Office numbers. This does prove that the star-system does work on a level. We are surviving because of our stars and their popularity. Besides Hollywood, China and us, no other film-industry is surviving today. We need creative producers. I want someone who is ready to support me and my vision whole-heartedly. There is a huge dearth of producers like this."
Imtiaz Ali (...) said, "The star system needs to change. Each time I was making a film, I was aware of certain imperfections in the plan. But slowly I realized it's up to me how I can try and better the situation. It took me 3 years to make my first film, Socha Na Tha, a film which should have been ideally made in 3 months. But post that, I have been lucky to work with people who share my vision. Of course, films do need to be profitable and make money for all concerned but that cannot be the sole aim. Having said that, I am happy when the financers of Rockstar told me we have easily broken even."
The panel also agreed that this is the best phase for Bollywood considering the diverse kind of films which are doing well. Amole Gupte (...) said, "Today, the audience is ready to accept different kinds of cinema provided it is good. Already this year we have seen films like Paan Singh Tomar and Kahaani (both cold-storage films) which have done exceedingly well. A lot of people were not sure if Stanley Ka Dabba would work but I went by my gut feel. I still remember theater owners calling to increase the shows in the second week owing to public demand. The film recently released in South Korea as well and by reports which have been coming in, the response has been fantastic".'
- Video Bollywood Hungama: partecipazione di Vidya Balan
- Video Bollywood Hungama: incontro Ranbir Kapoor/Imtiaz Ali moderato da Karan Johar

Sonam Kapoor - Cerimonia di inaugurazione

07 marzo 2012

NATIONAL FILM AWARD PER L'ANNO 2011: I VINCITORI

Vidya Balan


Oggi a Delhi sono stati proclamati i vincitori dei National Film Award per la produzione dell'anno 2011. Deool (marathi) di Umesh Vinayak Kulkarni e Byari (lingua beary) di Suveeran hanno conquistato il premio più ambito, quello per il miglior film. Girish Kulkarni, protagonista di Deool, si è aggiudicato la statuetta per il miglior attore protagonista. Gurvinder Singh ha vinto il premio per il miglior regista con Anhey Ghorhey Da Daan (che ha conquistato anche la statuetta per il miglior film in lingua punjabi e per la migliore fotografia). Ad Inshallah, Football (kashmiri, urdu, inglese), documentario di Ashvin Kumar alla cui produzione ha collaborato Giulia Achilli, è stato attribuito il premio best film on social issues.

La cinematografia in lingua hindi torna a Mumbai con un bottino niente male:
* The dirty picture: miglior attrice protagonista (Vidya Balan), migliori costumi (ex aequo), miglior trucco di scena (ex aequo);
* Chillar Party: miglior film per ragazzi, best child artist (un nugolo di attori) ex aequo con Stanley Ka Dabba, migliore sceneggiatura;
* I am: miglior film hindi;
* Stanley Ka Dabba: best child artist (Partho Gupte) ex aequo con Chillar Party;
* Zindagi Na Milegi Dobara: miglior coreografia (Bosco-Caesar per Señorita);
* Ra.One: migliori effetti speciali.

Onir

RASSEGNA STAMPA/VIDEO (aggiornata al 7 maggio 2012)

- This is a victory for independent filmmakers, Deepika Sahu, The Times of India, 10 marzo 2012. Dichiarazioni rilasciate da Onir: 'Ritengo che questo premio costituisca una vittoria per tutti i registi indipendenti. È molto difficile essere un cineasta indipendente. Non è solo una questione di costi di realizzazione e di distribuzione: il nostro cinema è governato dalla regola della gratificazione immediata. E i finanziatori non fanno che ripetere la formula che il pubblico non è interessato. Ma come può fiorire il nostro cinema se i giovani registi non vengono incoraggiati?'.
- Business of Cinema, 10 marzo 2012. Dichiarazioni rilasciate da Onir: 
'Non è un trionfo solo personale. A livello più ampio, è una vittoria per i registi omosessuali e per quei film sempre trascurati dai National Award e dai premi popolari. Ora dovremmo poter lavorare in un'atmosfera di maggior tolleranza e libertà, dal momento che è stato chiaramente affermato che le pellicole sull'omosessualità non sono peccaminose. (A proposito della censura imposta ad I am per la diffusione via satellite) Ho combattuto con tutte le mie forze per salvare la sequenza del bacio fra i due protagonisti omosessuali, ma è stata tagliata. Pare sia consentito il bacio fra uomo e donna, ma non fra due uomini. Non vedo nulla di male nel fatto che il regista Rituparno Ghosh si concentri su film a tematica omosessuale. Se la maggioranza dei cineasti può raccontare esclusivamente relazioni eterosessuali, perché alcuni di noi non possono creare consapevolezza sull'argomento dell'omosessualità attraverso il nostro cinema? Non sto affermando che tutte le mie pellicole si baseranno su tematiche omosessuali, ma se ritengo l'argomento adatto al mio schema creativo, perché no? Il National Award conferito ad I am, film che tratta anche di omosessualità, arriva in una fase in cui abbiamo disperatamente bisogno di superare i pregiudizi contro la comunità omosessuale'.
Crowd funding: an emerging trend in Bollywood, Renu Singh, The Times of India, 11 marzo 2012: 
'How open is the Indian film industry in embracing this new trend?
Small is Big - Onir believes that this notion of funding will be of huge help to independent film makers and those who don’t get funding for innovative concept of movies which don’t follow regular Bollywood tastes. “The important part of crowd-funding is that film makers get finances from people who believe in their projects. It is a huge boost to those who find it difficult to generate finances through other means. We got funding for our out of the box subject. “I Am” is one of smallest budget films of 2011 in Bollywood which is one of largest film industries in the world. Getting a National Award for a film that has been funded this way is not a small deal,” shares Onir. (...)
Risk Reduction - When hundreds of movies in Bollywood releasing every year don’t find a good distribution and exhibition channel, crowd-funding is the safest option that reduces the risk of investment dividing the loss between many who are involved in the funding. Producer Guneet Monga frequently collaborates with Anurag Kashyap and is coming up with an untitled film directed by Vasan Bala. The finances for the movie are being raised through crowd-funding. Says Guneet, “Movies who don’t find studios for funding can very well go to masses and source finances from people who believe in their projects. We are coming up with a movie that is funded through social media. (...) This concept reduces the share of losses incurred. Thus it does not burden a single production house or an individual. Adds Onir, “Apart from reducing risks, crowd funding also lends transparency in financial dealings. One actually doesn’t have to get into talks with people and production houses who can interfere with the work.”
Money Matters - The people investing in movies not only get profit sharing in box-office collections but are also credited as co-producers in the movies. Says Onir, “All 400 investors in “I Am” got acknowledged as co-producers in the movie as well as being part of the profit sharing process.” (...)
The Bigger Picture - However, this funding process only works for small budget films. (...) Says Onir, “Crowd sourcing is more for independent film makers. It is not meant for big budget movies with a huge star cast. In any case, why would they even need it? They have production houses financing big names.” Guneet also says there is a limitation of fund pooled in for finance. “The biggest disadvantage of crowd-funding is you can’t raise a lot of money through it. That could be because it is an entirely new concept for the Indian market. We can hope that the situation improves in future.”
European connection - Another drawback of crowd-funding is that though the concept is doing good in the European market, Indian film makers find hard to attract investors from European countries. Guneet comes up with the solution for this problem. “One needs to structure the film well to access the European funds. One has to have a good script with an universal appeal that people from all over will like to be part of.”(...)
Copy Cat? - Another hitch is that the film’s concept might get copied when one asks for funding in the social media space'. 

Da destra: Onir, Shah Rukh Khan, Juhi Chawla e Sanjay Suri

Video Business of Cinema. Il 26 aprile 2012 ha avuto luogo un evento celebrativo del National Award assegnato ad I am, evento al quale hanno partecipato, fra gli altri, Shah Rukh Khan, Juhi Chawla, Urmila Matondkar, Sanjay Suri e Gul Panag. 
- Can we ban the Censor Board, please?, Diksha Kamra, The Times of India, 4 maggio 2012. Dichiarazioni rilasciate da Ashvin Kumar: 
'What kind of problems did Ashvin face while shooting “Inshallah, Football”? “If a filmmaker puts his camera in Kashmir, he’s already facing a problem. You’re not made to feel particularly welcome by the armed forces. So obviously, I knew I might face some trouble,” Ashvin begins politely, and adds, “Plus, with the issues my films touch upon, they hold up a mirror to the nation. And we, as a nation, have a problem looking at ourselves in the mirror. We tend to smash the mirror even before we can see our reflection in it. (...) While shooting “Inshallah, Football”, I had every inkling that it might be banned, but as long as we don’t push the system, as long as we don’t raise the bar, we’re going to face mediocre treatment, and never let this country grow.” “Inshallah, Football” also has a cameo by J&K CM Omar Abdullah. How did that happen? “I was shooting the film in Kashmir, based on the real life of a young footballer who wants to fly to Brazil to play a football match but the Indian government does not give him a passport because his father is an ex-militant. While the shooting was going on, a journalist wrote about it in the paper there. Omar read about it, called up his department and arranged for a passport for the boy. This happened while we were shooting. So I approached him and luckily, he agreed. It was not me, but destiny that wrote him into the film’s script”.'
It's a great year for Indian cinema, Patcy N., Rediff, 7 maggio 2012. Anurag Kashyap commenta così il National Award conferito a Vidya Balan: 'I think Vidya should be given an award just like that for her choice of films. Have other actresses got the confidence to come out of their comfort zone and act in different kinds of films? I am a big supporter of courage. Anybody who shows courage should be rewarded. The box office is rewarding her and the country is applauding her so I am happy for Vidya Balan. (...) I have thought about casting her many times and we have talked about ideas, but it has to be the right thing because people have certain expectations from her. I can't take a film to her unless the film is on her'.

Urmila Matondkar 

Gul Panag

06 marzo 2012

NICOLA PECORINI - INTERVISTA ESCLUSIVA

Nicola Pecorini sul set di Ra.One
Nicola Pecorini, camera e steadicam operator, fondatore della Steadicam Operator Association insieme a Garret Brown, è un direttore della fotografia di fama mondiale. Ha lavorato a diverse campagne pubblicitarie e a molti video musicali, come quello per Bodies di Robbie William e Morning Yearning di Ben Harper, diretto da Heath Ledger.
Nel 1997 è il direttore della fotografia di Paura e delirio a Las Vegas di Terry Gilliam, con il quale stringe un sodalizio che continuerà con Tideland - Il mondo capovolto, The Brothers Grimm e Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo.
Chiamato dalla Red Chillies Entertainment, accetta la sfida di lavorare a Bollywood come direttore della fotografia di Ra.One.
Nicola Pecorini ha cortesemente acconsentito a rispondere a qualche nostra domanda.

- Com'è stato inizialmente contattato per prendere parte ad una produzione indiana? Aveva già un interesse particolare per Bollywood o è stata la sua prima occasione di incontro?
A metà febbraio 2010 ricevetti una telefonata da un produttore inglese che stava lavorando alla preparazione della sezione londinese di Ra.One. Cercavano urgentemente un direttore della fotografia con specifica esperienza di effetti visivi, green screen e tutte quelle tecnologie ormai di uso comune nella realizzazione di un film. Questo era il principale motivo per cui si rivolgevano all'estero. Ra.One era un'enorme scommessa tecnologica per loro e sentivano la necessità di impiegare un direttore della fotografia "occidentale". Dato che Red Chillies ha una divisione di Visual Effects che nel passato aveva fatto dei lavori per DreamWorks, hanno chiesto un suggerimento ed è saltato fuori il mio nome. Io non conoscevo molto del cinema bollywoodiano, Avevo visto qualcosa nel passato, più che altro in stanze d'albergo e sugli aerei, abbastanza per sapere che Slumdog Millionaire non è certo rappresentativo della cinematografia indiana. Non  avevo, però, idea dell'enorme popolarità di SRK, nè del fatto che Bollywood non è la sola realtà del cinema indiano. Mai avrei immaginato che a Chennai producono più film che a Mumbai. E' stato il primo contatto per me, ma posso garantire che è stato veramente profondo. Non conoscevo bene l'India ma dissi subito di sì. Per curiosità e senza pensarci su troppo.
In studio per la sequenza del treno
- Pensa ci siano molte differenze tra le produzioni hollywoodiane e quelle bollywoodiane?
Probabilmente si farebbe prima ad elencare le similitudini: in entrambi i casi il prodotto finale è un Film. L'organizzazione produttiva, le forme di finanziamento, i ruoli, sia in preproduzione che in produzione sono molto diversi. D'altra parte la società indiana è profondamente differente da quella occidentale e questo si riflette anche nel cinema. Nel mio caso, inoltre, la situazione era particolare. Red Chillies è veramente un mondo a parte, con il suo grande re, King Khan, e delle dinamiche simili a quelle che immagino fossero in auge in tempi feudali; la corte, i favoriti e le congiure di palazzo. A pensarci bene anche una certa Italia ha queste caratteristiche...
Una cosa che salta agli occhi subito è l'incredibile libertà e potere che hanno gli attori, solo quelli di grido, of course. A Hollywood neanche Brad Pitt o Johnny Depp si possono permettere i capricci a cui ho assistito.
Una delle prime visualizzazioni del Level 3, il videogame in Ra.One
- Ra.one è l'unico film di genere puramente SF di cui si è occupato fino ad ora, come si è trovato?
Definire Ra.One un film SF mi pare quantomeno limitativo. Ra.One è un grande Masala! Di tutto un po'! Anzi: di tutto tanto! Ci sono delle sequenze d'azione che non hanno nulla da invidiare ai migliori film hollywoodiani, ma anche scene da commedia familiare e i balli, come Chamakh Challo. Il momento che mi piacque di più quando lessi il copione originale era quello in cui Ra.one usciva dallo schermo, che nella versione finale manca.

- Com'è stato collaborare con Anubhav Sinha? Come avete concordato il look, il mood della pellicola?
Tutto sommato mi sono trovato bene, anche se il ruolo di regista in un film simile è molto differente da quello che si intende abitualmente. Alla fine chi decideva tutto era Shah Rukh. Anubhav aveva l'unica alternativa di essere d'accordo. Come dicevo non è possibile contraddire il Re, a volte diventa anche molto difficile proteggerlo da se stesso.
Per quanto riguarda il look avevamo concordato certi parametri da videogame per le sequenze finali (Level1, Level 2 e Climax, come li chiamavamo in produzione), per il resto è stato un dialogo continuo con Sabu Ciryl e Markus Wookey, i due scenografi. Sabu è fantastico, pieno di idee, risorse ed ironia.
SRK in azione
- E con il cast? Shah Rukh Khan, star ma anche produttore del film, Kareena Kapoor e Arjun Rampal?
Con Shah Rukh avevo un rapporto abbastanza spigoloso. Non riuscivo a comprendere la sua ostinazione ad arrivare in ritardo tutti i giorni, anche di 4,5, 6 ore! Diventavo matto!
E' sicuramente un professionista formidabile (una volta che arriva sul set) ed un ancora più formidabile uomo d'affari. L'inventiva e la profondità della promozione di Ra.One ha dell'incredibile. SRK non è solo un uomo, è un'industria.
Kareena è imperscrutabile, sembra sempre su un altro pianeta. Quando si batte il ciak ritorna in sè per poi assentarsi immediatamente quando si chiama il "cut".
Arjun è molto simpatico e a mio parere anche bravo.
  
Kareena Kapoor
Ra.one è stato distribuito in 3D. Questo ha richiesto un impegno specifico durante le riprese o si è trattato di un lavoro di post produzione?
Completamente di post produzione.

- Qual è stata la sfida più difficile e, di contro, l'aspetto più divertente o soddisfacente della lavorazione di Ra.one? 
La sfida più difficile è stata sicuramente l'adattarmi ai loro sistemi, i loro ritmi, i loro segreti, le loro infinite bugie! Non possono farne a meno: pur di non dirti di no, che una cosa non sanno farla o non si può avere, ti raccontano le bugie più enormi senza nessuna remora. A pensarci adesso mi viene da sorridere ma al momento mi faceva diventare matto.
L'aspetto più soddisfacente è averlo fatto. Aver realizzato un lavoro decente, aver conosciuto degli ottimi amici. E aver vissuto quasi un anno a Mumbai, un'altra interessante esperienza.

 - Pensa che il cinema indiano, in un immediato futuro, possa avere una diffusione ancora più ampia nei paesi occidentali ed in particolare in Italia?
Finchè penseranno solamente al pubblico indiano, che tra l'altro è una definizione perlomeno vaga, infatti Ra.One ha avuto tre edizioni solo in India,  non credo che potranno conquistare grandi fette di mercato. Quando anche il loro cinema si modernizzerà un poco, non parlo di mezzi tecnici, parlo di struttura del racconto, potranno espandersi. Vi sono già segnali incoraggianti; film come Delhi Belly, per esempio, sono sicuramente portatori di novità.

 - Quali sono i suoi prossimi progetti?
Sto aspettando buone notizie da Tery Gilliam, intanto mi dedico a qualche pubblicità, ottima palestra!

Lo staff di Cinema Hindi  ringrazia Nicola Pecorini per la sua gentilezza e disponibilità. E per aver condiviso con noi le bellissime immagine pubblicate in questa intervista.

Il sito ufficiale di Nicola Pecorini.